Area Diabetologia

Area Diabetologia

Il diabete mellito di tipo 2

Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) dovuto alla ridotta disponibilità di insulina, la cui produzione non soddisfa le esigenze dell’organismo, o a un difetto della sua normale funzione o a una combinazione in varia misura di questi due fattori. 

L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas (organo ghiandolare facente parte del sistema digerente, che è situato nella parte centrale alta dell’addome), che svolge molteplici funzioni nell’organismo, ma il suo compito principale è quello di regolare i livelli del glucosio nel sangue.

 Esistono diversi tipi di diabete di cui il tipo 2  si sviluppa quando il pancreas non produce una quantità sufficiente di insulina o se gli organi bersaglio (muscolo, fegato, tessuto adiposo) non rispondono in maniera adeguata allo stimolo ormonale (insulino-resistenza). L’organismo a causa di queste condizioni, non riesce a utilizzare come fonte di energia il glucosio, che pertanto permane nel circolo sanguigno, e tende a produrre autonomamente nuovo glucosio contribuendo al mantenimento dell’iperglicemia. 

Il diabete mellito di tipo 2 si associa spesso ad una obesità (malattia che si caratterizza per un accumulo patologico di grasso) di tipo centrale (cioè nella zona addominale) e/o viscerale (cioè attorno e dentro gli organi).

Diversi sono i fattori di rischio per lo sviluppo di diabete mellito tipo 2: obesità, stile di vita sedentario, ipertensione, età, sesso maschile, fumo ed eccesso di alcol.

Sintomi del diabete

Il diabete di tipo 2 nelle sue fasi iniziali può presentarsi con un aumento del senso della sete, della produzione di urina, che non sono sintomi specifici e spesso sottovalutati dai pazienti, per cui spesso la diagnosi viene posta nel momento in cui compaiono le complicanze.

Diagnosi di diabete

La diagnosi di diabete viene posta sulla base dei risultati ottenuti tramite l’esecuzione di un prelievo ematico. Solitamente la prima indagine effettuata è la glicemia (contenuto di glucosio nel sangue) a digiuno (cioè dopo 8 ore in cui non si assume cibo), a cui per conferma in un momento successivo può essere affiancata la determinazione dell’emoglobina glicata (emoglobina legata al glucosio), che fornisce un indice dell’andamento della glicemia negli ultimi 2-3 mesi (tempo di vita del globulo rosso).

Le complicanze del diabete

Se il diabete non viene opportunamente trattato, possono svilupparsi diverse complicanze a lungo termine

Complicanze a lungo termine

Nel corso degli anni, il diabete può portare a complicanze invalidanti o addirittura mortali coinvolgenti il sistema cardiovascolare (angina, infarto, ictus, vasculopatia periferica, secondari ad arteriosclerosi), il sistema nervoso (neuropatia), l’occhio (retinopatia), il rene (nefropatia) e gli arti inferiori (piede diabetico; che se non tempestivamente ed efficacemente trattato, rappresenta la prima causa di amputazione non traumatica degli arti inferiori a livello mondiale).


Disclaimer

Le informazioni contenute in questo sito hanno esclusivamente scopo informativo e in nessun caso possono sostituire la formulazione di una diagnosi e la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi sintomo o dubbio diagnostico/terapeutico.


Bibliografia
Harrison Principi di Medicina Interna 19° edizione