Area Ipertensione

Ipertensione arteriosa

L’ipertensione è una delle cause maggiori delle patologie cardiovascolari nel mondo. 

La prevalenza dell’ipertensione varia da Paese a Paese e tra le diverse popolazioni all’interno di uno stesso Paese.

In circa l’80-95% dei pazienti ipertesi viene diagnosticata un’ipertensione primaria o “essenziale”. Nei restanti casi, nel 5-20% dei soggetti si può individuare una sottostante patologia specifica che causa l’innalzamento della pressione arteriosa. 

L’ipertensione primaria tende ad essere a carattere familiare ed è probabile che sia la conseguenza di un’interazione tra fattori ambientali e genetici. La prevalenza dell’ipertensione primaria aumenta al crescere dell’età.

Diagnosi di ipertensione

Nella pratica clinica odierna, la diagnosi di ipertensione è generalmente basata sulle misurazioni eseguite su paziente seduto nello studio medico. Una recente classificazione raccomanda i limiti di pressione arteriosa per definire l’ipertensione come pressione sistolica ≥140 mmHg e/o pressione diastolica ≥90 mmHg. I criteri clinici attuali per la definizione dell’ipertensione sono generalmente fondati sulla media di due o più misurazioni della pressione arteriosa nel corso di due o più visite ambulatoriali.

La valutazione iniziale di un paziente iperteso deve includere l’anamnesi completa e l’esame obiettivo per confermare la diagnosi di ipertensione, la valutazione degli altri fattori di rischio di malattia cardiovascolare e di eventuali cause secondarie di ipertensione. 

Sintomi di ipertensione

La maggior parte dei pazienti ipertesi non presenta sintomi specifici riferibili all’aumento della pressione arteriosa. Sebbene il mal di testa sia comunemente ritenuto come un sintomo di pressione arteriosa elevata generalmente si manifesta solo in pazienti con ipertensione grave. Altri sintomi non specifici che possono essere ricondotti a pressione arteriosa elevata includono vertigini, palpitazioni, facile affaticabilità e impotenza. Quando i sintomi sono presenti essi sono in genere associabili a malattie cardiovascolari ipertensive o manifestazioni di ipertensione secondaria.

Complicanze dell’ipertensione

Cuore, cervello, rene e arterie periferiche sono organi bersaglio dell’ipertensione. 

La cardiopatia è la più comune causa di morte nei pazienti ipertesi, come conseguenza degli adattamenti strutturali e funzionali generati dall’ipertensione a livello cardiaco. 

Un’elevata pressione arteriosa è il fattore di rischio più importante per ictus. L’incidenza dell’ictus cresce progressivamente con l’incremento dei livelli della pressione arteriosa, particolarmente quella sistolica negli individui oltre i 65 anni. 

Il rene è sia causa, sia organo bersaglio dell’ipertensione. Al contrario, l’ipertensione è un fattore di rischio di danno renale e di nefropatia allo stadio terminale.

I vasi sanguigni, oltre a contribuire alla patogenesi dell’ipertensione, possono essere un organo bersaglio della malattia aterosclerotica secondaria ad una persistente elevazione della pressione arteriosa.


Disclaimer

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Bibliografia
Harrison Principi di Medicina Interna 19° edizione